Il baccalà è uno di quegli alimenti che in caso di lunghe navigazioni o di permanenza prolungata in barca può davvero fare comodo.
È facile da stivare, si conserva a lungo, non crea “pattumiera”, ovvero scatolette o confezioni che bisogna buttare via (quello dello spazio occupato dai rifiuti a bordo no. è un problema da sottovalutare se si decide di passare un lungo periodo in barca), si presta a numerose ricette ed è salutare.
Unico limite: il fatto di doverlo dissalare accuratamente prima di cucinarlo.
Un grande classico della cucina Carrarina è il baccalà marinato, di seguito la ricetta
Se in barca avete un forno funzionante, ma è possibile prepararlo anche in casseruola, ecco il baccalà con le patate e le cipolle (potete anche preparare una versione con i porri, che io forse preferisco).
Fate un soffritto di porri o cipolle, aggiungete il baccalà a pezzi e fate cuocere qualche minuto, giusto per amalgamare, con una spruzzata di vino bianco.
Tagliate le patate a fette molto sottili e in una teglia (o un tegame antiaderente) alternate le patate e il baccalà.
Infornate e servite tiepido.
Questa la foto originale su Baraonda!
![baccalà patate](https://i0.wp.com/www.mureadritta.net/wp-content/uploads/2020/04/baccala-patate_ok.jpg?resize=688%2C516&ssl=1)
Il baccalà ben si abbina ai vini bianchi, ma anche ai rossi (purché non eccessivamente strutturati). Noi vi consigliamo il Vermentino Cuore di Candia DOC di Cantine Ramarro.