In barca a vela con tacco 12

Croce di ogni skipper che si rispetti, si presenta all’imbarco trascinando un trolley rigido delle dimensioni e del peso di un frigorifero americano a doppia porta, indossa un abitino firmato decorato con preziose paillettes, ciabattina di Gucci con tacco a spillo che ha già provveduto a incastrare tra le assi del pontile almeno quattro volte, trucco impeccabile ormai colato vista la fatica per raggiungere la barca e, ora, guarda stravolta la passerella.

Il diabolico trolley contiene un beauty case degno di una profumeria, ove non mancano un phon da 3000 Watt e un arricciacapelli, oltre a una infinita serie di accessori e capi di abbigliamento perfettamente inutili per una vacanza in barca a vela.

Ah, già, si è dimenticata di portare federa, sacco a pelo e asciugamani. Però non soffre il mal di mare, infatti è stata tre volte sul gommone di suo cugino.

È lei, la velista tacco 12.

Cosa significa avere una (due, tre, cinque) donna in barca a vela, magari con una passione sfrenata per il tacco 12? Piccolo manuale di sopravvivenza, redatto da una donna e a beneficio di tutti, dal capitano alla fiera velista tacco 12, perché da croce diventi delizia anche per lo skipper più intransigente.

Prevenire è meglio

Che non significa necessariamente legare la velista tacco 12 al suo trolley e buttarla in mare prima di partire.

Almeno DUE settimane prima è il caso di far avere una lista dettagliata di ciò che è bene portare in barca e ciò che è meglio lasciare a casa.

  • La borsa morbida e senza parti rigide
  • Il sacco a pelo/lenzuolo e la federa
  • 1 asciugamano leggero (NON 5 teli di spugna spessa un centimetro da 2 metri x 3)
  • Delle scarpe con la suola bianca, la cerata, una felpa in pile per la sera, che meglio si adatta alle soste in rada, rispetto allo scaldacuore bianco in cotone leggero. Il classico abbigliamento base per la vita in barca a vela, insomma.
  • Creme solari e NON olio
  • Tacco 12 ammesso, purché riposto in apposito gavone
  • Dotatevi di un piccolo phon da viaggio da 300 Watt e un inverter portatile da collegare alla presa 12 volt, costano pochissimo e diventano utili anche per ricaricare telefoni e altri strumenti quando siete in navigazione o in rada.
  • Tenete a bordo qualche compressa di Xamamina o dei braccialetti per il mal di mare. Perché nessuno lo soffre, fino a quando…

I capelli

E adesso che cosa c’entrano i capelli?

C’entrano, eccome! La velista tacco 12 ha invariabilmente una folta chioma che ama pettinare e acconciare sotto coperta riempiendo di capelli il piccolo bagno e il quadrato. Non solo, lo sapevate che i capelli gettati nel wc elettrico sono spesso motivo di blocco dello stesso?

Visto che nessuno desidera scoprire di persona quanto sia gradevole smontare un wc di una barca, si potrà optare per due soluzioni:

1 – dotate la velista tacco 12 di elegante cuffietta che le tenga i capelli raccolti

2 – spiegatele che ci si pettina fuori e sottovento

Le creme

Ho conosciuto skipper che vietavano tassativamente l’uso di creme solari in barca, con nefaste conseguenze sui pallidi malcapitati.

In effetti creme e olii macchiano il teak e rendono pericolosamente scivolosa la coperta, se poi vengono abbondantemente spruzzati in quadrato a risentirne sarà il mogano degli interni.

Onde evitare: solo creme e niente olii, da mettere rigorosamente con un telo che protegga teak e coperta.

Gli accessori

Per chi proprio non riesce a fare a meno di un certo stile e del tacco 12 anche in barca, ecco un paio di utili suggerimenti.

Conclusioni

A conclusione di questo breve manuale di sopravvivenza per accogliere al meglio la temuta velista tacco 12 e rendere la vacanza divertente e serena per tutti, ci potrete inviare il racconto delle vostre esperienze con veliste tacco 12 o affini.

L’autore del racconto più divertente sarà invitato per un aperitivo e una veleggiata con noi.


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