Cosa c’è di più bello dello svegliarsi la mattina con il profumo del pane appena sfornato che aleggia in tutta la casa (o meglio, la barca)? Lo sapevate che è possibile preparare dell’ottimo pane in barca usando la pentola a pressione invece del forno?
Pane fresco tutti i giorni anche in barca
Perché non si vive di soli crackers e nemmeno di pane in cassetta “del commercio” che – oltretutto – appena lo apri emana odore di alcol etilico che ti domandi se non sia meglio usarlo come disinfettante, invece che per spalmarci sopra la marmellata.
Se si sta in giro per qualche giorno e non si ha l’occasione o la voglia di scendere a terra è facile che nel giro di pochissimo il pane fresco in barca sia una delle prime cose che finiscono.
Un vero peccato a cui in realtà è molto più facile porre rimedio di quanto non si possa pensare.
Forno sì o forno no?
Certo, per cuocere il pane il forno è la soluzione ideale, tuttavia in barca spesso vi sono delle controindicazioni.
Il forno della barca, se non recentissimo e a gas, potrebbe non diffondere il calore in maniera uniforme e non raggiungere la temperatura adeguata.
Se invece avete un forno elettrico e non siete in banchina i consumi diventano proibitivi e senza generatore è da escludere.
Infine, se siete in rada il 14 di luglio con 40 gradi all’ombra, tutto vi verrà voglia di fare fuorché accendere il forno.
Cuocere il pane nella pentola a pressione
Ebbene sì, è possibile e – ci dicono – i risultati sono decisamente apprezzabili.
Due le possibili cotture con la pentola a pressione: normale o al vapore.
A seconda della cottura scelta cambiano leggermente le proporzioni: se per la cottura normale le dosi sono di 500 g di farina, 300 g di acqua e lievito (di birra, fresco o secco), un pizzico di sale e un cucchiaino di miele o zucchero, per la cottura a vapore ridurrete la quantità di acqua a 200 g.
Fatto l’impasto lo lascerete a lievitare almeno tre ore (meglio 12, e potrete usare meno lievito), quindi vi preparerete per la cottura.
È tempo di accendere i fornelli
Siamo pronti, sarà necessario mettere un distanziatore – tipo spargifiamma, ma un po’ più spesso – per evitare che il fondo della pentola a pressione sia direttamente sul fuoco.
Scaldate bene la pentola a pressione, ungete il fondo, mettere la vostra pagnotta e chiudete badando bene a LASCIARE LA VALVOLA APERTA.
Fate cuocere per circa 45-50 minuti.
La cottura del pane al vapore in pentola a pressione
Come accennato in precedenza, in questo caso per mezzo chilo di farina vi serviranno solo 200 g di acqua e, oltre alla pentola a pressione, dovrete utilizzare lo scodello, una sorta di forma da inserire all’interno della pentola, e l’apposito distanziatore.
Potete dare spazio alla creatività, oppure acquistare il kit completo da Lagostina.
Anche in questo caso la cottura va fatta con la valvola aperta, 45- 50 minuti e il vostro pane sarà pronto per essere portato in tavola.
Con la cottura a vapore rinuncerete alla crosticina dorata (in pratica non si verifica la reazione di Maillard), ma pur di avere un ottimo pane in barca profumato e fragrante se ne fa volentieri a meno.
Provare per credere
Provate e fateci sapere come vi è venuto il pane in barca cotto in pentola a pressione, se poi avete un membro dell’equipaggio che ha l’abitudine di svegliarsi alle 5 del mattino e donare agli altri amici la gioia del risveglio con il profumo del pane appena sfornato, presentatecelo subito!