Harken Derm: la scienza al servizio dei velisti

Quando si cita Harken il pensiero corre subito alle attrezzature di coperta e a tutti quegli accessori che accompagnano quotidianamente la vita del velista.
Harken Derm, società del gruppo nata di recente è il risultato dell’incontro tra la scienza e le esigenze dei velisti.

Fondata da Edit Olasz Harken, medico PhD, specialista in dermatologia, Associate Professor of Dermatology presso il Medical College of Wisconsin e ricercatrice, Harken Derm ha sviluppato due prodotti per la cura della pelle dedicati a chi passa molto tempo sotto il sole, in particolare in mare.

edit olasz harken

Harken Derm: quattro chiacchiere con la Dr.ssa Edit Olasz Harken

Abbiamo avuto il piacere di intervistare la Dr.ssa Olasz Harken, che ci ha raccontato la nascita di Harken Derm e i motivi che la hanno spinta ad approfondire le sue ricerche per trovare una formulazione unica per i prodotti per lo skincare proposti.

Edit Olasz Harken, come già detto, è medico e ricercatrice, ma è anche una grande appassionata di vela e di sport.

La sua conoscenza del mondo della vela è indubbiamente importante e nel corso di numerosi anni di lavoro, studio e ricerca ha avuto la possibilità di valutare in maniera molto approfondita le problematiche di chi con il sole e con il mare si trova a contatto quotidianamente.

Sono un medico e sono soprattutto una ricercatrice. Nel corso della mia vita professionale non ho mai smesso di fare ricerca e di studiare – spiega la Dr.ssa Olasz Harken.

Il sole e i raggi UV

Le radiazioni ultraviolette che raggiungono la superficie terrestre hanno diverse lunghezze d’onda e si suddividono in 3 gruppi.

Le radiazioni UVA, che possono penetrare in profondità nella pelle e provocare danni indiretti al DNA cellulare tramite lo sviluppo di radicali liberi, distruggono collagene ed elastina portando a invecchiamento cutaneo precoce.

Le radiazioni UVB, si fermano allo strato superiore della pelle e causano mutazione diretta del DNA, scottature solari e sono la principale causa di melanoma.

L’assottogliamento dello strato di ozono nell’atmosfera ha fatto sì che molte più radiazioni UVB raggiungano la superficie terrestre ed è strettamente correlato a un aumento di tumori della pelle.

Le radiazioni UVC non raggiungono la superficie terrestre.

Tra le reazioni acute troviamo gli eritemi, il fotodanneggiamento, mutazioni, immunosoppressione, ma anche la sintesi di vitamina D e l’abbronzatura.

Gli effetti cronici comprendono il fotoinvecchiamento e la fotocarcinogenesi, che è considerata indotta da mutazione e immunosoppressione.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) già nel 2012 ha classificato le radiazioni UV come cancerogene.

Chi va per mare corre rischi maggiori?

Sì – spiega la Dr.ssa Olasz Harken – chi passa molto tempo in mare, i velisti professionisti in maniera particolare, sono sicuramente soggetti a rischio.

Quando anni fa mi innamorai di Peter Harken, i miei colleghi mi domandarono se era vero che tutti i velisti avevano la pelle rovinata.

In linea di massima è vero, anche se è vero anche che i maggiori danni si hanno su soggetti di pelle chiara e su persone con i capelli rossi.

Questo perché la melanina, che viene maggiormente prodotta da chi ha la pelle scura o olivastra, funge da schermo assorbendo i raggi UV, inoltre ha ottime proprietà antiossidanti e anti radicali liberi.

È stato calcolato che il fattore di protezione conferito dalla melanina è tra 1,5 e 4 SPF, in pratica come mettere una lozione con un bassissimo fattore di protezione.

SPF, cosa significa?

SPF, Sun Protection Factor ovvero Fattore di Protezione Solare è un numero che indica il livello di protezione conferito da un determinato prodotto.

SPF 2 significa che la naturale protezione della pelle rispetto alle scottature è raddoppiata, SPF 4 che è di 4 volte superiore e così via.

Per essere ancora più chiari: se il tempo che vi occorre per scottarvi è di 10 minuti, con una crema SPF 2 sarà di 20 minuti. Sempre ammesso e non concesso che il prodotto non venga “lavato via” da acqua o sudore.

Perché e come nasce Harken Derm

Le problematiche e le esigenze che si sono evidenziate negli ultimi anni sono diverse.

In prima battuta vi era la necessità di studiare prodotti solari ad alta protezione dotati di filtri efficaci per un elevato numero di ore e non tossici per l’uomo e che al contempo non risultino velenosi per l’ambiente marino.

Difatti, oltre alla tossicità di alcuni filtri chimici per l’uomo, è stato rilevato che il seppur involontario riversamento in mare di creme solari ha pesanti effetti sull’ecosistema marino.

L’oxybenzone e l’octinoxate sono due filtri chimici comunemente impiegati nei prodotti solari e in numerosi cosmetici, essi vengono facilmente assorbiti e sembra possano portare a danni al sistema endocrino (a livello ormonale)nei mammiferi e nell’uomo, non solo queste sostanze hanno mostrato di essere particolarmente velenose per le barriere coralline, provocando danni permanenti al delicatissimo ecosistema di queste zone.

Negli INCI dei cosmetici distribuiti in Europa queste sostanze di norma compaiono con denominazione differente, dunque occorrerà prestare attenzione:

Oxybenzone sugli INCi dei prodotti distribuiti nel nostro Paese sarà benzophenone-3 (la denominazione commerciale è invece Milestab 9, Eusolex 4360, Escalol 567, KAHSCREEN BZ-3)

Octinoxate sarà Octyl methoxycinnamate o orethylhexyl methoxycinnamate (la denominazione commerciale è Eusolex 2292 e Uvinul MC80).

Nelle Hawaii, a Key West e in altre zone della costa Pacifica i prodotti contenenti queste sostanze sono stati messi al bando a partire dal 2021.

Harken Derm nasce anche per fare fronte a queste esigenze ed è il risultato di numerosi anni di studi e di ricerca scientifica.

Sono una dermatologa, una scienziata e una velista, nutro grande rispetto per i nostri mari e per le delicate barriere coralline. Personalmente ritengo che tutti noi abbiamo la possibilità di scegliere e di impiegare ingredienti sicuri nei prodotti solari

La ricerca e i prodotti Harken Derm

Le attività di studio e di ricerca condotti dalla Dr.ssa Olasz Harken si sono concentrate sulla creazione di una formulazione che comprendesse alcune caratteristiche chiave.

Una crema solare che fosse oltremodo resistente all’acqua e che contenesse solo filtri fisici e non chimici.

Il diossido di titanio e l’ossido di zinco sono i filtri fisici con il migliore spettro per la riflessione della luce.

Il primo passo è stato quindi lo studio di una crema solare che contenesse solo filtri fisici e che non andasse via per un numero di ore elevato.

Il risultato è All Mineral SPF 50

All Mineral SPF 50

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Ossido di Zinco e biossido di Titanio costituiscono dei veri e propri schermi fisici, che riflettono i raggi solari e di conseguenza garantiscono protezione massima.

Oltre a questi importanti ingredienti, All Mineral SPF 50 contiene preziosi antiossidanti di origine vegetale, si tratta in particolare di estratti dal frutto della mela, dai semi di girasole, olio di argan e rosmarino.

La formulazione è stata studiata per risolvere uno dei problemi più tipici degli schermi solari con fattori molto alti, che si presentano come appiccicosi, difficili da stendere in maniera uniforme e fastidiosi.

All Mineral SPF 50 – che abbiamo provato in anteprima per voi – si stende sulla pelle con grande facilità e la sensazione che lascia è piacevole e non “appiccica”.

Gli ingredienti attivi della crema solare Harken Derm

The dark side of the sun

Ricorda il titolo di una vecchia canzone dei Pink Floyd – The dark side of the moon – e in effetti gli effetti del sole non si limitano al momento in cui si è esposti.

La ricerca scientifica ci conferma che i danni provocati dall’esposizione solare non si interrompono una volta che si smette di stare sotto il sole.

I raggi solari provocano un danno diretto alle cellule durante l’esposizione al sole, ma esiste anche un danno ossidativo indiretto che prosegue anche oltre il perido di esposizione.

Per questo il team di Harken Derm ha lavorato su un prodotto che potesse agire come potente antiossidante e riparare i danni provocati dal sole, è la formulazione che ha portato alla creazione di Harken Derm Daily After Sun Skin Repair Lotion

Daily After Sun Skin Repair Lotion

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Da utilizzare dopo l’esposizione al sole, come crema doposole, per intervenire sullo stress ossidativo successivo e per idratare a fondo.

Il complesso di antiossidanti studiato dagli scienziati di Harken Derm è tale per cui questo prodotto sia in realtà una crema ideale per l’utilizzo quotidiano.

Nell’immediato si osserva una migliore idratazione della pelle, agisce su rossori e irritazioni e rinforza le naturali difese dell’epidermide, sul lungo periodo e con un utilizzo quotidiano gli effetti sono quelli di un ottimo prodotto anti-age, con riduzione di zampe di gallina e piccole rughe, riduzione delle macchie e maggiore compattezza della pelle.

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Harken Derm raccontata da Edit Olasz Harken e Peter Harken

La partnership con American Magic

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